In Cristo Dio ci dà ogni abbondanza in cambio della nostra povertà

Da quanto è stato detto in precedenza, vediamo chiaramente quanto l’uomo sia sprovvisto di ogni bene, e come gli manchi tutto quel che concerne la sua salvezza. Se dunque vuol trovare qualcosa che sovvenga al suo bisogno, deve uscire da se stesso e cercare altrove. Inoltre, c’è stato spiegato che il nostro Signore si presenta misericordioso a noi nel suo figlio Gesù Cristo, offrendoci per mezzo suo ogni felicità in cambio della nostra miseria, ogni abbondanza in cambio della nostra povertà, e aprendoci in lui tutti i suoi tesori e le sue ricchezze celesti, affinché tutta la nostra fede si rivolga a quel Figlio tanto amato affinché attendiamo ogni cosa da lui e tutta la nostra speranza riposi in lui. Questa è una filosofia segreta e nascosta, che non si può capire per sillogismi; ma la capiscono coloro ai quali il nostro Signore ha aperto gli occhi perché vedano con chiarezza nella sua luce

III.XX.1 (edizione Tourn p. 1014).

Il primo paragrafo del cap. XX dell’Istituzione della religione cristiana di Giovanni Calvino. Il capitolo è intitolato: “La preghiera è il principale esercizio della fede; per mezzo di essa riceviamo quotidianamente i benefici di Dio.”

Grazie a voi, in Italia e altrove, che state pregando per il nostro gruppo. Oggi avremo la prima visita alla città di Ginevra, guidati da Mark Brucato.

Stiamo ricevendo la straordinaria ospitalità di Sam e Michelle Fiore e la loro famiglia a Peillonnex, Francia.

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