Intervista a Marco e Federica Saillen, una coppia italiana che ha studiato a Chicago

Ecco un’intervista che ho fatto di recente a Marco e Federica Saillen i quali si sono formati per alcuni anni a Chicago.

marco e federica

1.Dove vi siete formati? Diteci delle cose positive e anche meno positive della vostra esperienza accademica.

Ci siamo formati presso il Moody Theological Seminary di Chicago. MTS è il seminario del più noto Moody Bible Institute.

Cose positive e meno positive:

MARCO: L’esperienza è stata sicuramente di quelle che ti cambiano la vita. Studiare in una scuola con una storia così importante, che ha lanciato missionari incredibili, come George Verwer (OM) e Wess Stafford (Compassion International), è stato un privilegio. Quello che ha fatto la differenza per me sono state le relazioni con alcuni professori e compagni di studio. Alcune di queste relazioni, sono sicuro, mi accompagneranno per tutta la vita.

Meno positive… Beh, la scuola perfetta non esiste! Quello che dico sempre a chi mi chiede consigli riguardo ai seminari in America è di capire i punti di forza di ogni scuola e decidere in base alla propria predisposizione. MTS ha un’enfasi più pastorale che accademica.

FEDE: Oltre a confermare quello che ha scritto Marco, Moody per me rappresenta “opportunità.” L’obbiettivo principale di questa scuola è quello di equipaggiare al meglio i servitori di Dio. Grazie a questo desiderio, io ho avuto la possibilità e il privilegio di fare un salto da un corso di laurea a un Master dopo solo un anno di studi. E grazie a questo, ho potuto studiare a un livello più alto e approfondito e soprattutto avere accesso a un tirocinio che mi ha equipaggiato a livello professionale.

Forse è la mia natura ottimista, ma ho difficoltà a pensare a un aspetto meno positivo…

2.Come era l’aspetto comunitario, di comunione fraterna dove vi siete formati? 

MARCO e FEDE: dopo aver avuto un’esperienza universitaria in Italia e in ambito secolare, la prima cosa che mi ha colpito è il fatto che prima di ogni lezione pregavamo con i professori. Spesso questa preghiera non era solo una formalità, ma avevamo modo di condividere motivi di preghiera e parlare della nostra vita. Con un paio di professori ho approfondito la relazione anche al di fuori della classe, e col tempo siamo diventati amici. Questo mi ha dato modo di poter parlare apertamente con loro, e ricevere consigli e incoraggiamenti riguardo a cose anche molto personali.

A Moody poi c’è molta enfasi sullo studiare la Bibbia in comunità, imparando ad ascoltare la prospettiva e il contributo di chi ci sta intorno. E’ difficile da mettere in pratica, ma è molto bello.

3.Se mi ricordo bene avete fatto parte della New Covenant Church of Naperville nei pressi di Chicago di cui è pastore Chris Castaldo. Qual è stata la vostra esperienza in tale chiesa?

Anche questa storia ha dell’incredibile. Io (Marco) avevo conosciuto Chris più di 10 anni fa in Polonia. Ero ad una conferenza alla quale ero stato mandato dal GBU. Lì incontrai Chris, che ha una passione per le sue origini Italiane, e quindi diventammo subito amici.

Due anni fa stavo cercando una chiesa dove poter fare un tirocinio che faceva parte dei miei studi. Chris si è fatto avanti, e nell’ultimo anno e mezzo ho lavorato al suo fianco alla New Covenant Church di Naperville. E’ stato molto utile vedere come è organizzata una chiesa americana, qual è la routine di un pastore a tempo pieno, e anche farmi carico di responsabilità nuove, come insegnare a degli adolescenti due volte a settimana, ogni settimana, per un anno. Nel complesso un’esperienza molto formativa.

4.Federica, tu (sempre se mi ricordo bene) hai studiato la consulenza cristiana e poi hai fatto un internship. Parlaci di entrambe le esperienze.

Io ho studiato Counseling Psychology con un’integrazione teologica, e cioè studi la disciplina del counseling a un livello professionale ma impari a riconoscere l’interazione tra principi fondamentali della psicologia con insegnamenti biblici. Questo ti dà una visione olistica dell’uomo e non unilaterale.

Il mio tirocinio con Family Counseling Service of Aurora è durato un anno e poi sono stata assunta dalla stessa agenzia come counselor per un altro anno. FCS è un centro professionale che offre servizi di consulenza clinica a una vasta gamma di clienti, da bambini ad anziani, da problemi legati a difficoltà di adattamento a condizioni mentali più serie (per es.: depressione, bipolarismo, trauma, ecc.).  Entrambe la mia formazione scolastica e quella sul campo mi hanno reso una persona più umile. Spesso la cosa più facile è giudicare una persona e le sue scelte senza sapere o sottovalutando la sua esperienza di vita. Dio mi ha insegnato, e continua a modellarmi giorno dopo giorno, ad avere grazia e compassione e a essere il sale nella vita di queste persone; a trattare ogni vita come un diamante grezzo che ha bisogno di essere lavorato e scolpito per raggiungere il proprio splendore. E questo è un privilegio immenso! Un consiglio: siate lenti a giudicare, ma pronti ad ascoltare…ascoltare…e ascoltare…dopotutto ce lo insegna anche la Bibbia (Giacomo 1:19).

5. Qual è la situazione in Italia riguardo alla consulenza cristiana? Come siamo messi? In quali punti possiamo migliorare? Secondo voi, per migliorare, quali sono alcune delle strategie che possiamo mettere in atto?

Prima di tutto, il numero di consulenti e psicologi cristiani in Italia è molto scarso. Inoltre, da quello che ho sentito dire e da alcuni commenti indirizzati a me direttamente, il Counseling, come del resto la Psicologia in generale, spesso sono male interpretati e giudicati di conseguenza. Tra molti, c’è la convinzione che basti leggere la Bibbia o pregare perché si risolvano i problemi…qualunque essi siano… Certo la preghiera è fondamentale! Io spesso prego con o per i miei clienti alla fine della sessione. Purtroppo però, spesso le persone non hanno gli strumenti necessari per individuare, capire, e cambiare certe abitudini e schemi debilitanti che non solo sono un ostacolo nella vita di tutti i giorni, ma anche nella loro relazione con Dio. Chiamarlo semplicemente “peccato” equivale a minimizzare l’esperienza unica che porta ognuno di noi dove siamo oggi.

Come dicevo prima, uno degli aspetti principali di questa disciplina e l’ascolto privo di giudizio! Non è una cosa che viene naturale, ma bisogna coltivarlo. Coltivarlo significa anche prepararsi professionalmente e non improvvisarsi “insegnanti” e “guide.” Una strategia per migliorare, potrebbe essere quella di invitare professionisti del campo a tenere un seminario, e soprattutto riferire chi ha bisogno a chi è veramente preparato.
6.Cos’è che avete imparato individualmente dall’aver studiato la teologia in un contesto “ufficiale”? Sento da anni, in certi ambienti protestanti, che studiare teologia è nociva alla fede cristiana. (Nel mio caso lo studio della teologia ha fatto di me un credente ancora più fervente.) Come rispondereste a questa affermazione?

MARCO e FEDE: Domanda complessa! E’ chiaro che ci sono più modi di studiare la Teologia. Ad esempio, si può trattare la Teologia solo come una materia, e la Bibbia solo come un libro di studio, con frutti spesso poco edificanti. La cosa bella di Moody, e di tante altre scuole come Moody, è che lo studio della Teologia è visto come (1) adorazione del Dio della Bibbia; (2) strumento per la crescita dello studente nel proprio rapporto con Dio; e (3) studio finalizzato al servire la chiesa in modo più efficace.

Nella mia esperienza, mi è capitato che il Signore portasse alla luce peccati che avevo seppellito mentre stavo scrivendo una relazione. Oppure, mi è capitato di mettermi a piangere dalla gioia sulle pagine di un libro. Lo studio della Teologia, quando animato da un desiderio di conoscere Dio, essere trasformati e servirlo, TI CAMBIA LA VITA.

7.Consigliereste altri italiani e altre italiane a studiare dove avete studiato voi? Quali sfide incontrerebbero (lingua, cultura, denaro, ecc.) e come possono prepararsi ad affrontarle?

MARCO e FEDE: La nostra esperienza è stata talmente bella e fondamentale per la nostra crescita che non possiamo che consigliarla. Ci sono tante buone scuole negli Stati Uniti (come in altri paesi), e chi è interessato a formarsi per il ministerio deve cercare di capire quale scuola sia più adatta alla propria personalità e chiamata. Moody è più pratica e orientata al ministerio di altre scuole, come Dallas o Gordon Conwell per esempio. Una cosa unica di Moody è la location! Studiare nel cuore di Chicago, con tutte le sfide e le possibilità di questa grande città, è meraviglioso!

Le sfide ci sono, e se guardate tutte insieme fanno paura! Bisogna fare richiesta di un visto per studenti che si interseca con l’iscrizione alla scuola (una burocrazia leggermente complessa), superare un esame di conoscenza della lingua inglese (tipo TOEFL), dimostrare di avere abbastanza fondi per sostenersi almeno per un anno, fare richiesta per eventuali borse di studio, ecc…

Insomma venire a studiare qui non è una cosa che si può decidere dall’oggi al domani, ma è anche vero che se è nella Sua volontà, il Signore apre qualsiasi porta vada aperta! Anzi, forse andare attraverso tutte queste sfide fa parte del “percorso formativo”, per così dire! (ah, e se venite a Chicago c’è da prepararsi per l’inverno!!!! Domani la MASSIMA è -20C per esempio).

8.Cosa state facendo ora (e in quale paese vi trovate!)?

Adesso ci troviamo sempre a Naperville, ai confini di Chicago (Chicago è enorme!!). Marco lavora sempre per la chiesa dove ha fatto il suo tirocinio, e Fede lavora al centro di Counseling dove ha fatto il suo tirocinio. Ci stiamo preparando a rientrare in Italia. Questo avverrà intorno a fine Maggio. Nel frattempo, a Dio piacendo, diventeremo genitori a Febbraio. Stiamo anche lavorando alla ricerca di sostegno così che in Italia potremo servire a tempo pieno.

9.Quali sono i vostri piani per il futuro?

Abbiamo imparato ad usare la parola “piani” con cautela. Quando siamo venuti qui pensavamo che saremmo stati principalmente missionari in Africa (questo richiederebbe un’altra intervista). Poi, dopo il primo anno a Moody, ci siamo entrambe resi conto che il Signore ci stava richiamando all’Italia.

Il nostro peso è principalmente per la città e la chiesa di Firenze. Ma arriveremo a Firenze “gradualmente”. Dopo esserci confrontati con i pastori della chiesa Nuova Vita di Bolgona, abbiamo deciso di passare tre anni servendo nel contesto della loro chiesa e dei loro ministeri. In particolare siamo interessati al loro programma di discepolato e al ministero di Vite Trasformate, che si rivolge alle vittime della tratta di essere umani a sfondo sessuale (sappiamo che hai già scritto un post a riguardo). Dopo questi tre anni vogliamo spostarci su Firenze, possibilmente con un team che abbia il desiderio di lavorare a questi ministeri nel contesto fiorentino.

10.Ci sono altre cose che vorreste dire a coloro che leggeranno questo post?

MARCO: per prima cosa, ringraziate Dio ogni giorno perché vivete nel paese col cibo migliore al mondo! Scherzi a parte, nel vangelo di Marco al cap. 8 leggiamo che Gesù disse: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.” Seguire Gesù comporta dei costi, dei sacrifici. Noi lo abbiamo sperimentato in prima persona, e non è stato sempre facile, ma tornando indietro rifaremmo tutto. Non c’è niente che dà maggior soddisfazione di conoscere di più il Signore, e osservarlo mentre opera dentro e attraverso di noi.

FEDE: spesso ci concentriamo sulla parola sacrificio e ci dimentichiamo delle benedizioni che seguono il sacrificio. Mai come in questi anni a Chicago ho sperimentato la provvidenza di Dio! Non solo abbiamo avuto quello di cui avevamo bisogno e in abbondanza, ma Dio è stato fedele anche verso i piccoli desideri del nostro cuore dei quali ci vergognavamo anche di chiedere in preghiera! Filippesi 4:6-7

Non solo tornando indietro rifarei le stesse scelte, ma guardando avanti continuo a scegliere di servirlo con la mia vita perché quello che conta alla fine è il Regno di Dio…il resto è vapore (Giacomo 4:14).

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Io Pietro aggiungo quanto segue: The Gospel Coalition ha riportato un link a questo elenco dei 16 Top Biblical Counseling Books of 2016 e poi questo post sulla fondazione di chiese a Chicago (How to Plant a Church in Chicago).