Invito inaspettato a predicare domenica 7 agosto 2016

Domenica scorsa ho fatto visita a una delle chiese evangeliche di Firenze. Questa è una mia usanza da qualche anno (se mi trovo a Firenze), dato che non teniamo i culti ad agosto alla Chiesa Logos. Avevo perso di vista Felice Madaschi, l’anziano responsabile della chiesa in questione (Chiesa dei Fratelli di Scandicci), e così ci siamo salutati con affetto quando sono arrivato qualche minuto in anticipo. Poi ad un certo punto, prima dell’inizio del culto, mi ha invitato a predicare quella mattina stessa, un privilegio inaspettato. Ho predicato, facendo una lettura commentata di Romani 8:12-39. Ho messo in evidenza il ruolo della sofferenza nella vita cristiana (con un brevissimo accenno a 2 Corinzi 1:3-4 che meriterebbe un sermone a parte). Ho utilizzato come illustrazione base il modo in cui Dio si è servito di Simona Mancini a causa delle sue tante sofferenze (una delle cose insegnate in 2 Corinzi 1:3-4). Poco prima del culto ho ricevuto una telefonata da Piero della Chiesa Logos di Lugano, una chiesa dove la Simona ha dato la sua testimonianza (si tratta del filmato il cui link si trova nel post precedentemente segnalato). Alla stessa comunità, in una visita precedente, ho predicato su Romani 8:18-39.

Mi ha fatto piacere rivedere, dopo tanti anni, Felice, sua moglie Antonietta e le loro figlie Lidia e Daniela (il figlio abita in Germania). E’ stato un piacere, inoltre, conoscere per la prima volta due sorelle e un fratello di Lodi che erano in visita a Firenze, prima di proseguire a un campo a Poggio Ubertini.

La sofferenza è un tema fondamentale della vita cristiana.

In seguito a quella domenica ho ascoltato con profitto questo podcast di Christopher Ash su Giobbe (Nancy Guthrie è un’ottima intervistatrice!) e questo filmato di Philip Ryken sui momenti bui nella vita del credente. Egli stesso una volta era arrivato al punto perfino di pensare al suicidio.