Una citazione del grande Atanasio

«[…] Ancora una volta [Dio] ebbe pietà del genere umano e non permise, poiché è buono, che gli uomini restassero privi della conoscenza di lui, così che risultasse inutile la loro esistenza. Che vantaggio avevano ad esistere quelle creature se non conoscevano il loro creatore? Come possono essere razionali se non conoscono la Ragione del Padre nella quale sono stati creati? Non sarebbero stati affatto superiori agli esseri irrazionali se non avessero conosciuto nulla al di là delle cose terrestri. Perché li avrebbe creati Dio, se non avesse voluto essere conosciuto da loro? Perciò, affinché non accadesse questo, li rese partecipi, essendo buono, della sua propria immagine, il nostro Signore Gesù Cristo, e li creò a sua propria immagine e somiglianza, così che, conoscendo mediante tale dono l’immagine, vale a dire il Verbo del Padre, potessero mediante lui farsi un’idea del Padre per vivere, conoscendo il creatore, una vita felice e veramente beata» (Atanasio, L’incarnazione del Verbo, Testi patristici 2, a cura di Enzo Bellini, Roma, Città Nuova, 19933, pp. 57-58).

Dirigere le tesi è una cosa ardua ma anche bella. Una delle cose belle che è venuta fuori dalla direzione della tesi di uno dei miei studenti della Facoltà Avventista di Teologia è questa citazione. Egli l’ha trovata e scelta per il paragrafo conclusivo dell’introduzione della sua tesi sull’arianesimo. Bravo, caro George!

Su Atanasio puoi (gratuitamente) ascoltare o leggere delle risorse di John Piper. Quest’ultima è tradotta anche in italiano qui. Mi sono sempre piaciute le biografie di Piper.