Possiamo imparare dai puritani? J.I. Packer risponde

Sono proprio all’inizio di Leland Ryken, Santi nel mondo. Il vero volto dei puritani, introduzione di J.I. Packer, Alfa e Omega, Caltanissetta 2017 (orig. Worldy Saints: The Puritans As They Really Were, Zondervan, Grand Rapids 1986). Packer, che scrive l’introduzione, è convinto che possiamo imparare tanto dai puritani, e specificamente da…

1. La completezza della loro vita, pp. 12-13
2. La qualità della loro esperienza spirituale, pp. 13-14
3. La loro passione per l’azione concreta, pp. 14-15
4. Il loro programma per la stabilità familiare, pp. 15-16
5. Il loro senso della dignità umana, pp. 16-17
6. L’ideale di rinnovamento ecclesiastico, pp. 17-18.

Sul numero quattro Packer scrive (p. 15):

“…possiamo trarre delle lezioni dal loro programma per la stabilità familiare. Non è certo eccessivo affermare che i puritani hanno creato la famiglia cristiana nel mondo anglofono. L’etica matrimoniale puritana innanzitutto consisteva non nel cercare un partner da amare appassionatamente per un po’ di tempo, ma nel cercarne uno da poter amare costantemente, per tutta la vita, come il proprio migliore amico e poi nell’impegnarsi a farlo con l’iaiuto di Dio. L’etica pedagogica puritana consisteva nell’insegnare ai figli la strada che avrebbero dovuto intraprendere, nel prendersi cura del loro corpo e della loro anima contemporaneamente, e nel prepararli ad una vita adulta sobria, devota, socialmente utile. L’etica domestica puritana era basata sul mantemimento dell’ordine, del decoro e del culto familiare.”

Io sono decisamente d’accordo con J.I. Packer: ci sono tante cose che possiamo imparare dai puritani!

Ci vediamo 30 aprile-I maggio!